Being such a common woman doesn’t give you the chance to etch your name into history books! Napoleone Bonaparte’s sister, Paolina Bonaparte, knew it very well. Despite criticism, she was considered a charming and beautiful woman, who has the courage to live her life freely, following her own instinct. Probably, she wasn’t able to count on her fingers and toes how many lovers she had!
*italiano* Essere una donna comune non ti offre la chance di imprimere il tuo nome nei libri di storia! Lo sapeva molto bene Paolina Bonaparte, sorella del noto Napoleone, che dalla sua libertà si era creata un personaggio. Nonostante le critiche, era considerata una donna affascinante che aveva il coraggio di vivere la sua vita liberamente seguendo i suoi istinti. Probabilmente non era in grado di contare sulle dita delle sue mani e dei suoi piedi quanti amanti aveva posseduto negli anni, mentre il fratello era impegnato a rivoluzionare l’Europa.
Antonio Canova [Public domain], via Wikimedia Commons
The scandalous Paolina is sculpted in our mind thanks to the chisel of the Italian Neo-classical artist Antonio Canova (1757 – 1822). You can meet her half-naked at the Galleria Borghese in Rome, under the name of Venus Victrix.
*italiano* La scandalosa Paolina è scolpita nelle nostre menti grazie allo scalpello dell’artista neoclassico Antonio Canova (1757 – 1822). La potete incontrare mezza nuda alla Galleria Borghese di Roma sotto il nome di Venus Vincitrice.
Or in a more chaste version at the Museo Napoleonico (Rome) on a portrait by the flemish painter François Joseph Kinson (1771 – 1839).
*italiano* Oppure in una versione più casta al Museo Napoleonico di Roma in un ritratto del pittore fiammingo François Joseph Kinson (1771 – 1839).
Thanks (?) to Napoleone, who suggested to the Borghese family to sell the collection to the French, sometimes you can find Paolina also in the country of freedom. If you want to breath a little bit of that air de noblesse (not really appreciated at that time!), you can go to the Château de Versailles in the suburbs of Paris to enjoy her winking portrait (Portrait de Pauline Bonaparte, 1806) by Robert Lefèvre (1755 – 1830)
*italiano* Grazie (?) a Napoleone che suggerì alla famiglia Borghese di vendere la collezione ai francesi, in qualche occasione potreste incontrare Paolina anche nel paese della libertà. Se volete respirare un po’ di quell’air de noblesse non proprio apprezzata al tempo, potete visitare la Reggia di Versailles nella periferia di Parigi e ammirare il suo ritratto ammiccante (Ritratto di Paolina Bonaparte, 1806) a cura di Robert Lefèvre (1755 – 1830).

Or the aristocreatic version by Marie-Guillemine de Laville-Leroux (1768 – 1826) at the Musée National du Château de Fontainebleau.
*italiano* Oppure nella versione più aristocratica di Marie-Guillemine de Laville-Leroux (1768 – 1826) al Museo Nazionale di Fontainebleau.
italiano Scoprite di più su Paolina Bonaparte sul blog Scandalous Women di Elizabeth Kerri Mahon.
Musée National du Château de Fontainebleau